Superbonus 110% dopo Draghi

L’entusiasmo dei bonus per l’edilizia ha visto nascere molte imprese edilizie dalla sera alla mattina. Molti di questi cantieri sono fermi perché non riescono più a scontare i crediti fiscali.

Ora che il governo è finito, che fine farà il bonus al 110%? Una riduzione degli incentivi è già scritta nell’ultima legge di bilancio.

Quale sarà il destino dei titolari dei crediti di imposta ancora bloccati ?

I 38,7 miliardi di euro, finora investiti dallo stato a copertura di lavori già conclusi o in via di conclusione, sono stati percepiti, in larga parte, anche da chi non aveva titolo: soggetti già condannati per reati gravi, esponenti della criminalità organizzata.

Una frode di notevole dimensione che ha bloccato o rallentato chi aveva rispettato le procedure. Oggi, dopo Draghi, chi si occuperà delle migliaia di imprese in difficoltà? Gran parte dei lavori riguardanti il Superbonus avviene con la cessione del credito o con lo sconto in fattura riconosciuto all’impresa che fa i lavori. Le banche sono in difficoltà perché hanno ritirato troppi crediti e rischiano di non poter scaricare le somme che hanno nei cassetti fiscali. Di fatto hanno bloccato le operazioni.

Ad aggravare le cose sono stati anche i chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate che hanno posto a carico del cessionario la dimostrazione di aver ritirato il credito solo dopo avere effettuato delle scrupolose verifiche altrimenti non è possibile utilizzare quel credito.

Navighiamo nella totale incertezza in un mare di problemi.

Draghi, Conte, 5 stelle, destra, sinistra: il teatrino della politica!

L’Italia il Paese dove tutto è possibile e non c’è certezza su niente.

Non penso che bisogna essere un esperto di politica o di teatro per paragonare quello che sta accadendo a un teatro di burattini e burattinai.

Credo che sia giunta l’ora che i cittadini diano voce ai propri pensieri, manifestino le proprie necessità, facciano le dovute dimostranze a chi dovrebbe impegnarsi a risolvere i problemi della gente.

Abbiamo politici al Governo che non li ha mai votati nessuno.

Quando usciamo di casa dobbiamo sperare che nessuno la occupi, visto che se entrano in casa ci vogliono anni prima di avere qualche possibilità di rientrarne in possesso.

La sanità è allo sfascio e i “pronto soccorso” sono in via di estinzione

E’ giunta l’ora che gli “uomini di buona volontà” si rimbocchino le maniche e inizino a “sporcarsi le mani” per dare il proprio contributo. Non a caso il partito degli “ASTENUTI” è il più forte e il più temuto.

La mia non è che una piccola goccia, ma in questo momento di grande “siccità”, tanti piccoli contributi possono spingerci nella giusta direzione.

il teatrino della politica ….